Dalla plastica al tessuto e oltre
Il nostro impegno per il poliestere preferred

Il poliestere è una fibra fondamentale nelle nostre collezioni e una delle più utilizzate al mondo: forte, durevole e resistente alle pieghe, ci permette di realizzare cappelli leggeri che si asciugano rapidamente. Inoltre, a differenza del cotone, non schiarisce e non perde qualità se esposto al sole, il che ne aumenta la durabilità.  

Tuttavia, la sua produzione ha un costo ambientale significativo: il poliestere vergine è una fibra sintetica derivata dal petrolio che richiede molta energia per essere prodotto¹. 

Per questo negli anni abbiamo cercato soluzioni alternative che ci permettessero di ridurre la dipendenza da materie prime di origine fossile e orientarci sempre di più verso materiali a ridotto ambientale (cosiddetti preferred).  

 Tra questi c’è sicuramente il poliestere riciclato (o rPET), un tipo di fibra sintetica che può essere ottenuta attraverso materie prime come bottiglie di plastica PET post-consumo, tessuti e abbigliamento in poliestere, scarti industriali pre-consumo, imballaggi in plastica PET, e persino reti da pesca e materiali plastici recuperati dagli oceani. Questi materiali vengono poi lavorati attraverso processi meccanici o chimici per essere trasformati in nuovi prodotti in poliestere.  

 Ogni tipo di poliestere riciclato ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi, sia in termini di impatto produttivo che in termini di performance della fibra, e come Atlantis valutiamo di collezione in collezione quelle che potrebbero essere le soluzioni migliori. 

Negli anni abbiamo sperimentato e sperimenteremo ancora, ma abbiamo anche scelto di darci un obiettivo ben preciso: entro il 2025, almeno il 45% del poliestere che acquisteremo per realizzare i nostri capi sarà riciclato. Si tratta di un impegno che condividiamo con tutte le aziende che hanno scelto di aderire alla 2025 Recycled Polyester Challenge, un’iniziativa promossa da Textile Exchange per ridurre significativamente l’ingresso nel sistema moda di nuove fibre sintetiche di origine fossile².

Poliestere riciclato da bottiglie

Ad oggi il tipo di poliestere riciclato più diffuso³ è il poliestere riciclato ottenuto attraverso il riciclaggio di bottiglie in PET.  

Il metodo per creare questo tipo di fibra è di natura meccanica: le bottiglie di plastica vengono recuperate, lavate e ridotte in piccoli frammenti che vengono poi convertiti in granuli di poliestere per essere trasformati in fibre tessili. Si tratta di un processo abrasivo che richiede un utilizzo contenuto di acqua ed energia⁴ e porta con sé benefici ambientali rispetto alla produzione di poliestere vergine. 

Il nostro studio LCAcondotto sui prodotti in poliestere ha mostrato, ad esempio, che sostituendo il poliestere vergine con quello riciclato riduciamo le emissioni di CO₂e del 4%, e se sostituiamo l’acrilico otteniamo una riduzione di quasi il 70%.   

Tuttavia, il poliestere riciclato ottenuto attraverso il riciclaggio di bottiglie di plastica presenta limiti oggettivi sia in termini di performance che di impatto ambientale. La qualità delle fibre ricavate è infatti inferiore rispetto a quella delle fibre prodotte a partire dal poliestere vergine o dal riciclo di fibre tessili. Inoltre, il riciclo meccanico rilascia microplastiche in quantità simile a quella della plastica vergine⁶. Utilizzare bottiglie di plastica è anche una scelta che non favorisce processi di economia circolare nel settore tessile, in quanto non consente il riciclo diretto di fibre per creare nuove fibre, ma si limita a trasformare un prodotto plastico monouso in un materiale tessile.

I benefici del poliestere riciclato ricavato da bottiglie di plastica

Meno plastica: la plastica viene recuperata e riciclata, anziché essere dispersa nelle discariche o negli oceani
Meno spreco di risorse: per produrlo si utilizzano il 62% in meno di energia e il 99% in meno di acqua*

Fonte: Textile Exchange; * rispetto alla produzione di poliestere vergine
Meno emissioni: le emissioni di CO₂e associate alla sua produzione si riducono del 16%*

Fonte: Textile Exchange; * rispetto alla produzione di poliestere vergine
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Scopri quante bottiglie sono state riciclate per ogni cappello
Poliestere riciclato da scarti tessili

Il poliestere riciclato ricavato da bottiglie non è dunque l’unica alternativa al poliestere vergine né la soluzione migliore in assoluto. Textile Exchange identifica infatti la transizione verso il riciclo “da tessile a tessile” come uno degli step fondamentali per garantire l’approvvigionamento futuro di materie prime e promuovere la circolarità nell’industria della moda.   

Per questo con la collezione 2025 introdurremo nella nostra offerta il poliestere ricavato da scarti tessili (textile-to-textile). In questo caso i materiali di scarto vengono trattati chimicamente per essere convertiti in dimetil tereftalato (DMT), ovvero un monomero del tutto simile al poliestere vergine. Questo processo comporta l’uso di solventi e altre sostanze che devono essere gestite rispettando i più alti standard di salute e sicurezza per evitare impatti negativi sull’ambiente e sulle persone.  

Le fibre ricavate da riciclo chimico – a differenza di quello meccanico – hanno però una qualità maggiore e possono essere riciclate più volte contribuendo alla creazione di un sistema virtuoso in cui il tessuto ritorna tessuto anziché finire in discarica. È quello che viene definito riciclo “a circuito chiuso”, ovvero un processo in cui i rifiuti da recuperare vengono raccolti e lavorati per fabbricare lo stesso prodotto da cui derivano.

1 Environmental Sciences Europe (2021) Analysis of the polyester clothing value chain to identify key intervention points for sustainability
2 https://textileexchange.org/2025-recycled-polyester-challenge/
3 The Future of Synthetics, Textile Exchange, 2024
4 https://textileexchange.org/pfmm/
5 L’LCA è stato condotto su articoli selezionati, considerando il ciclo di vita completo del prodotto, dalla produzione alla distribuzione
6 Common Objective, Is recycled polyester green or greenwashing?
7 https://textileexchange.org/pfmm/

I vantaggi del riciclo textile-to-textile

Meno rifiuti: gli scarti tessili non vengono dispersi nell’ambiente ma diventano materia prima per nuovi tessuti
Circolarità e riciclo multiplo: il poliestere ricavato da scarti tessili può essere riciclato più volte, riducendo la dipendenza da materie prime vergini e favorendo processi di economia circolare nella moda
Qualità mantenuta: la fibra conserva la sua qualità originale anche dopo numerosi cicli di riciclo, garantendo performance equivalenti a quelli realizzati con poliestere vergine
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